Asus PCE-N15 User Manual Page 29

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Scheda WLAN PCE-N15 Manuale Utente
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Scheda WLAN ASUS
DNS Server Address (Domain Name System)
DNS (Sistema di Denominazione del Dominio) consente ai computer host in
Internet di acquisire un nome di dominio ed uno o più indirizzi IP. Un server DNS
tiene un database dei computer e dei rispettivi nomi di dominio e degli indirizzi IP,
in modo che, quando si inserisce il nome di dominio nel browser internet, all’utente
viene inviato l’esatto indirizzo IP. L’indirizzo del server DNS utilizzato dai computer
di una rete domestica rappresenta la locazione del server DNS assegnata dall’ISP.
DSL Modem (Digital Subscriber Line)
Un modem DSL (Linea Digitale ad Abbonamento) utilizza le linee telefoniche
esistenti per trasmettere dati ad alta velocità.
Direct-Sequence Spread Spectrum (for 802.11b)
Lo spettro diffuso (a banda larga) utilizza un segnale a banda stretta per diffondere
la trasmissione su un segmento della banda o dello spettro a frequenza radio.
Direct-sequence (a sequenza diretta) è una tecnica a spettro diffuso, in base a cui
il segnale trasmesso si diffonde su un raggio di frequenze particolare.
I sistemi a sequenza diretta comunicano trasmettendo in continuazione una serie
ridondante di bit, chiamata sequenza “chip”. Ciascun bit di dati trasmessi viene
analizzato in chip e riorganizzato in un codice di diffusione pseudo-casuale, per
formare una sequenza “chip”. Tale sequenza si combina con un usso di dati
trasmessi per produrre un segnale in uscita.
I client mobili wireless, che ricevono una trasmissione a sequenza diretta, utilizzano
il codice di diffusione per eseguire la mappatura dei chip all’interno della sequenza
“chip”, a ritroso sino ai bit, per ricostruire i dati originari trasmessi dal dispositivo
wireless. L’intercettazione e la decodicazione di una trasmissione a sequenza
diretta richiedono un algoritmo predenito, per associare il codice di diffusione
utilizzato dal dispositivo wireless trasmittente in direzione del client wireless mobile
ricevente.
Tale algoritmo è stato stabilito dallo standard IEEE 802.11b. La ridondanza di bit,
all’interno della sequenza “chip”, consente al client wireless mobile, che riceve il
segnale, di ricostruire la congurazione dati originaria, anche se i bit, all’ interno
della sequenza “chip”, sono stati danneggiati da interferenze. Il rapporto chip per
bit è denominato indice di diffusione. Un elevato indice di diffusione aumenta la
resistenza alle interferenze da parte del segnale. Un basso indice di diffusione
aumenta la larghezza di banda a disposizione dell’utente. Il dispositivo wireless
utilizza un indice di diffusione costante, pari a 11Mchips/s, per tutte le velocità dati,
ma adotta schemi di modulazione diversi per codicare un maggior numero di bit
per chip, all’aumentare della velocità di trasmissione dei dati. Il dispositivo wireless
è in grado di raggiungere una velocità pari a 11 Mbps, ma con un’area di copertura
inferiore a 1 o 2 Mbps, poichè tale valore diminuisce all’aumentare dell’ampiezza di
banda.
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